Austria
Storia dei francobolli.
I primi francobolli dell'impreto austriaco furono emessi il 1° giugno 1850 e vennero subito distribuiti in tutti i Paesi della Corona. Si trattava di una serie di cinque valori correnti, con le insegne degli Asburgo sotto la scritta "KKPost Stempel" (abbreviazione di "Keiserliche-Konigliche-Post Stempel), cioè "francobollo imperiale e reale". La seconda serie, emessa nel 1858, inaugurò il lungo elenco delle effigi di Francesco Giuseppe: il profilo dell'imperatore, stampato a secco e in rilievo, apparve in un medaglione diverso in rapporto ai diversi valori, undici in tutto. Tre altre serie, anch'esse caratterizzate da una stampa a secco in rilievo, vennero emesse nel corso del successivo decennio: quella del 1861, comprendente cinque francobolli a vignetta ovale, sempre ornati dal profilo dell'imperatore Francesco Giuseppe, quella del 1863, con l'aquila bicipite delle insegne degli Asburgo, e infine quella del 1863, con la stessa aquila imperiale, stampata su carta filigranata. La maggior parte dei francobolli di queste prime cinque serie sono ormai rarità e figurano tra i più costosi della collezione austriaca.
Nel 1867 l'impero austriaco divenne impero austro-ungarico e gli stessi francobolli circolarono per quattro anni nei due paesi. Totalmente privi di legende e di riferimenti nazionali, avevano come unica iscrizione quella del valore facciale (kreuzer per l'Austria e krajezar per l'Ungheria). Poi, a cominciare dal 1871, l'Ungheria emise i propri francobolli postali, e quelli austriaci furono riservati ai soli territori della Corona. Da allora, se si fa eccezione per l'emissione del 1883 con l'aquila araldica, l'effige di Francesco Giuseppe apparirà su tutti i francobolli fino al 1908, anno durante il quale venne emessa la prima celebrazione filatelica per festeggiare il sessantesimo anno del suo regno. L'anniversario fu celebrato degnamente con una serie di diciassette valori di cui quindici con l'effige dei sovrani austriaci: Carlo VI, Maria Teresa, Giuseppe II, Leopoldo II e Francesco Giuseppe. Gli altri due valori erano altrettanto significativi poichè si trattava, per la prima volta, di veri tesori del patrimonio architettonico, con un alto valore simbolico: il palazzo di Schonbrunne e la Hofburg. Nel 1915 apparve su due valori la prima soprattassa a vantaggio dell'economia bellica, con l'effige dell'imperatore. La seconda soprattassa, nel 1917, venne destinata agli orfani di guerra.
Dopo la bellissima serie tipografica emessa nel 1916, ornata, fra altri soggetti, con una corona imperiale stilizzata, apparvero quattro valori con l'effige di Carlo I, imperatore dal 1916 al 1918. In quello stesso anno vi fu la proclamazione della Repubblica austriaca tedesca e su diciannove valori apparve la soprastampa "Deutschosterreich". Tale denominazione rimase in vigore sino al 1922, data in cui la menzione "Austri (Osterreich) riapparve su una serie di ventinove valori, più otto,con i tre simboli dell'agricoltura, dell'industria e delle arti. Ormai le emissioni, sovente commemorative, diventeranno sempre più numerose, a cominciare dalla bella serie dei compositori emessa nel 1922 (Mozart, Haydn, Schubert, Beethoven, Johann Strauss junior, Bruckner e Hugo Wolf, su sette francobolli venduti per un valore dieci volte superiore a quello del loro valore facciale per venire in aiuto a musicisti bisognosi). Successivamente apparirono le città austriache (nel 1923), la Leggenda dei Nibelunghi (1926), lo sci (1933 e 1936). Se non si considera la lunga parentesi 1938-1945, durante la quale l'Austria, annessa alla Germania, disponeva solo di francobolli tedeschi, la collezione filatelica austriaca non ha mai mancato di arricchirsi di nuovi temi riferiti all'attualità.